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19/I/2017

Leggo di persone meravigliate o arrabbiate per la non curanza del governo per i nostri fratelli in Abruzzo e Marche. Ma, quando un governo, dinanzi ai suoi cittadini distrutti dal terremoto da mesi, distrutti dalla crisi economica, distrutti dalla disoccupazione e dalla delinquenza, e da molto altro, ha come priorità assoluta le coppie di fatto, il gender, la salvezza di MPS con gli stessi soldi degli italiani che non hanno più soldi, l’invasione della nostra terra e magari con la consegna delle nostre case agli invasori… ma cosa vi aspettate? Che veramente la Boschi si preoccupi dei nostri fratelli isolati senza corrente, e magari senza cibo, nella neve? Pensate che le banche, che oggi governano l’Italia tramite loro marionette, si preoccupino del dolore della povera gente?
Quando si è pronti a togliere alberghi e case ai proprieteri per darle agl invasori, quando si dice che la civiltà consiste nella genderizzazione della società e della gioventù, vuol dire che non si ha più un’anima, una coscienza, una dignità intellettuale e morale.
E quindi è tutto più che logico.
Il vero problema semmai è un altro. È cercare di capire per quale ragione gli italiani in massa continuano a votare queste persone.
Questo è il dilemma, la cui spiegazione risiede solo nella storia degli ultimi 250 anni e nel lavaggio del cervello subito come massa informe e inebetita.
Ma chi lo capisce? Purtroppo, nemmeno le vittime più vittime di questa società. E nemmeno chi dovrebbe spezzarsi per amore di chi soffre, mentre invece si pavoneggia sostenendo chi ride e balla ogni giorno sulla pelle dei derelitti.
Tutto è rovesciato, sovvertito. E così la natura che già è matrigna, ci diventa un mostro insopportabile, ma questo anche per colpa degli uomini che hanno perduto il senso profondo della vita. E la conseguenza di questo non può che essere la rovina generale. Perché prima o poi non saranno solo abruzzesi, umbri e marchigiani a pagare, statene certi. Prima o poi, tutti pagano il conto. Pure la Boschi e i suoi padroni. E pure i loro fans, che hanno gettato la croce alle ortiche.
Ieri sera ho terminato il mio compleanno a caldo nel mio letto e con la pancia piena. Ma… qualcosa non andava,… forse la sensazione che prima o poi… gli altri siamo noi. E il mio cuore e la mia mente andavano su quelle montagne…
Negli anni Sessanta del XIX secolo, vi fu un terremoto rovinoso nel meridione. Subito si chiese aiuto al nuovo Regno sabaudo. Ma il governo liberale e anticattoico rispose con il suo ministro Cairoli: “no, perché si creerebbe un precedente”… Al che, Napoleone III, dalla Francia, il piccolo fratello del nostro Risorgimento, rispose indignato contro i suoi stessi favoriti: ” Certo, queste cose indegne, ovvero di aiutare i cittadini in difficoltà, le facevano i Borbone, non voi…”.
Ecco, dopo 150 anni, nulla è cambiato. Solo che al posto di Cairoli c’è una certa Pinotti che dice al tg che lo Stato c’è. Era meglio Cairoli…
Ed è peggio per noi, che continuaiamo a non capire, a non cambiare, a non dire la verità. Ovvero che stiamo vivendo il peggior incubo politico della nostra plurimillenaria storia e che siamo solo agli inizi, visto che gli italiani stessi, a differenza del passato, credono di stare bene. Finché non arriva il signor terremoto o qualche sua sorella e sorellastra.
Aiutiamo noi e preghiamo per i nostri fratelli italiani nel dolore e nella sofferenza. E, magari, qualche sindaco potrebbe inviare questi mangiasoldi a tradimento di immigrati a spalare la neve, almeno fanno una cosa utile in tutta la vita. Almeno una.
Ma provate a indovinare chi sarebbero i primi a opporsi…

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